Viaggio

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9. Ho avuto un “viaggio astrale”, vedevo persone in schermi viola che mi hanno accolto così: “ciao ‘mio nome’ questo è il tuo viaggio astrale”. Fatto ciò mi passavano delle cose che io dovevo passare ad altri. Finché non mi trovai nella vita da me sempre desiderata.


1. Sognavo sempre di andare in macchina con la mia famiglia e di cadere giù da un burrone di montagna.

2.  Sto vagando nelle fogne sotterranee di una grande città. C’è una luce fioca, una gran puzza, nelle acque galleggia ogni sorta di sporcizia ed escrementi. Sono un po’ preoccupato, ma non mi sembra di essermi perso. Con me c’è un’altra persona, che non riesco ad individuare, ma mi sembra giovane e di sesso maschile: è come se mi facesse da guida.

3. Aspettare l’autobus, salirvi, accorgersi di aver smarrito il biglietto.

4. Sono in una fabbrica di “razzi turistici”: su ognuno di questi razzi c’è scritto la destinazione del viaggio, basta accendere la miccia con un accendino. Scelgo di acquistare quello rosso con su scritto Oslo, e lo pago 53 euro. Cavalco il razzo, lo accendo e parto: pochi secondi di volo e mi ritrovo in Norvegia in un viale al centro di Oslo. Lascio per terra il razzo che si disintegra da solo: ne rimane un mucchio di cenere e due operatori ecologici, una donna e un uomo, intervengono immediatamente per pulire il mucchietto di cenere. Mi dicono “you’re welcome” ed io rispondo “thank you” con un sorriso. Penso subito a quali risorse ho per cavarmela ad Oslo, e penso di cercare immediatamente una pensione de un lavoro.

5. Mi trovo sulla spiaggia di Capo Cotta con la mia amica N. e il mio amico G. è una splendida giornata di sole e facciamo il bagno in diversi punti della spiaggia con altre persone, ma scopriamo di essere tutti è tre in vacanza allora vogliamo fare di più ed andiamo in Sicilia a Siracusa. Sono un pò preoccupato perchè entrambi i miei amici sono talvolta un pò instabili ed entrambi troppo appassionati di astrologia. Usciamo da una stazione metropolitana di Siracusa (inesistente nella realtà) ma io riconosco questo territorio immaginario, e so che imboccando una salita ripida (a Siracusa non esistono nè salite nè metropolitane) si raggiunge un albergo dove ho già dormito che è molto conveniente. Non ricordo il nome allora entro in un bar ristorante, dove molte persone sono impegnate a spostare tavoli e sedie, chiedo l’elenco del telefono e lo sfoglio pensando di poterlo ricordare, ma non trovo la provincia di Siracusa, bensì trovo in disordine alcuni paesi dell’Abruzzo, della Sicilia, della Sardegna e della provincia di Sondrio alcuni dai nomi improbabili e impronunciabili come Macchucchu (SO). Studio bene questo elenco telefonico che non rispetta nessun ordine alfabetico e geografico e non riesco a venirne a capo (Bormio, Pescara, Pachino, Cefalù, Nuoro, Noto, Morbegno, Cappelle dei Marsi). G. se ne va a mangiare da solo e N. è stanca ed insofferente: nessuno sembra preoccuparsi di dove andare a dormire. Scopro che il bar ristorante è anche albergo, allora restituisco il bizzarro elenco telefonico ed affitto una tripla. Salgo su con N. che dice di star male (mal di testa e mal di pancia) ma invece mi sembra che abbia bisogno di affetto e mi chiede delle coccole che Le faccio volentieri. Scendo giù ed il portiere barista mi dice che G. è partito per un congresso di astrologia, torno su e N. è insofferente e mi dice di aver mal di testa, riprendo in mano l’elenco telefonico bizzarro e penso che in ogni caso è meglio andare verso Sondrio così almeno sono più vicino a casa.

6. Ho sognato di fare un viaggio dove dovevo prendere un aereo con destinazione Los Angeles insieme alla mia cara amica Claudia. Io la chiamavo per dirle che stavamo perdendo l’aereo e lei mi diceva che non poteva raggiungermi, quindi credo che alla fine lo abbiamo perso, non ne sono sicura perché poi non ricordavo più  nulla.

7. Sono in un deserto e porto con me uno zaino, accanto a me c’è una guida Tuareg che mi accompagna, so che farò fatica, ma sono contenta di intraprendere questo viaggio. Ad un certo punto mi trovo nuda in piedi in una tinozza ed il Tuareg mi rovescia dell’acqua sul capo. Vicino a me c’è un bambino che il Tuareg scaccia in malo modo, poi vedo molte aquile alcune rimangono a terra, altre si librano in volo.

8. Stanotte ho sognato di fare un viaggio in auto con un uomo che nel sogno conosco, di cui però non ho identificato il volto. Si trattava di un lungo viaggio per Trento (dove risiede da poco mia nipote trasferitasi là per motivi di lavoro) e una volta arrivata vi trovavo anche la sorella che si accingeva a prepararsi per il suo matrimonio. Io mi sono lavata il seno in presenza di tante persone (uomini e donne) e poi mia nipote mi ha dato quaranta euro da consegnare a sua madre al rientro. Aveva scelto per adorno nuziale delle ali ed io non sono riuscita neanche a vedere nè lei vestita da sposa, nè l’abito. Dovendo ripartire immediatamente ci siamo rimessi in auto ed ad alta velocità, dopo una breve sosta per lavoro del mio compagno, siamo arrivati vicino al mare e con l’auto, trasformatasi in nave, siamo andati in acqua ed io stando sulla punta sono cascata in mare e mi sono svegliata.