Analisi

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2. Sono a Milano, ma in un paese diverso. Sento la voce del mio professore/maestro dell’Università. Chiedo di salire. La stanza è povera. Lui non c’è. Mi sento umiliato e preso in giro. Scendo. Vedo sulla finestra una donna bionda. Più avanti una donna nera: “Sei al capolinea”. Rido felice. Ritorno nella stanza del professore. Ora è arredata. Sono più sereno. Improvvisamente lui compare. Ma non è lui, ma un uomo che assomiglia al mio psicanalista. Mi suggerisce un libro su Gorbaciov e San Francesco, il cui titolo mi sembra: “Il settore come vita tecnologica”.

 


 

1. Ero nello studio della mia analista, ma non sedevo come sempre sul divano, ero distesa perché ero molto stanca. Dopo ho sentito tantissimo freddo, mi sono coperta e l’analista ha messo le sue mani sopra le mie per scaldarmi e subito mi sono sentita meglio.